X, i cui dirigenti hanno a lungo inveito contro gli inserzionisti che hanno abbandonato la piattaforma a causa delle preoccupazioni legate all'incitamento all'odio, sta ora facendo causa anche a loro. X ha intentato una causa antitrust contro la Global Alliance for Responsible Media (GARM) e alcuni dei suoi membri, tra cui Mars, Unilever e CVS Health, come ha dichiarato l'amministratore delegato Linda Yaccarino in una lettera aperta pubblicata su X.
Secondo Yaccarino, il gruppo ha attuato un "boicottaggio illegale" di X. "La conseguenza - e forse l'intento - di questo boicottaggio è stato quello di privare gli utenti di X, siano essi appassionati di sport, giocatori, giornalisti, attivisti, genitori o leader politici e commerciali, di Global Town Square", ha scritto.
Come riporta Axios, il GARM fa parte della World Federation of Advertisers (anch'essa citata nella causa) ed è stato costituito per sviluppare linee guida sulla sicurezza del marchio per gli inserzionisti online. La causa afferma che il gruppo "ha cospirato con decine di co-cospiratori non accusati per privare collettivamente Twitter di miliardi di dollari di entrate pubblicitarie".
GARM non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.
Non è la prima volta che X intenta una causa contro un gruppo che accusa Musk di incoraggiare la migrazione degli inserzionisti dalla piattaforma. In precedenza, l'azienda aveva citato in giudizio il Centre Countering Digital Hate (CCDH), un gruppo anti-odio che aveva pubblicato una ricerca che dimostrava come i post carichi di odio condivisi dagli abbonati Premium non venissero rimossi da X. La causa è stata poi respinta da un giudice con la motivazione che X voleva "punire" il gruppo per aver pubblicato una ricerca sfavorevole. X ha anche citato in giudizio Media Matters, un gruppo di vigilanza che aveva pubblicato un rapporto in cui si affermava che X aveva inserito pubblicità accanto a contenuti antisemiti.
"Abbiamo cercato di essere gentili per due anni e non abbiamo ottenuto altro che parole vuote", ha scritto Musk, che quasi un anno fa aveva detto pubblicamente agli inserzionisti di andare a farsi fottere, in un post di martedì. "Ora è guerra".
