L'interruzione di CrowdStrike, iniziata giovedì scorso, sta ancora causando il caos: ieri Delta è stata costretta a cancellare altri 1.250 voli oltre ai 3.500 già cancellati, come riporta Reuters. Decine di migliaia di passeggeri Delta devono ora attendere nuovi voli, che potrebbero richiedere giorni, costringendo molti a cancellare o riprogrammare i loro viaggi. La compagnia aerea non ha ancora annunciato quando riprenderà le normali operazioni.
Da venerdì Delta ha cancellato un terzo dei suoi voli programmati, per un totale di 5.000, e ha rinviato altri 1.700 voli. "Uno dei nostri strumenti di monitoraggio degli equipaggi è stato particolarmente colpito e non è stato in grado di elaborare efficacemente il numero senza precedenti di modifiche innescate dall'interruzione del sistema", ha dichiarato Ed Bastian, CEO di Delta.
L'aggiornamento del software di CrowdStrike ha interessato 8,5 milioni di dispositivi Windows, molti dei quali sono caduti in un loop di avvio che poteva essere recuperato solo da tecnici con accesso diretto ai dispositivi. Come si è scoperto, il problema era un sensore di rilevamento di attività dannose difettoso che ha innescato un errore logico che ha causato il crash del sistema operativo", ha dichiarato CrowdStrike.
Tra tutte le compagnie aeree statunitensi, Delta è stata la più colpita, seguita da United Airlines con circa 266 voli cancellati (9%) nella giornata di domenica.
Inizialmente, United e Delta hanno comunicato ai passeggeri bloccati che non avrebbero coperto i costi in quanto l'incidente di CrowdStrike era fuori dal loro controllo. In seguito, però, il Segretario ai Trasporti degli Stati Uniti, Pete Buttigieg, è intervenuto spiegando che considerava la situazione come autoinflitta, il che significa che le compagnie aeree avrebbero dovuto coprire i costi di cibo, trasporto e alloggio per i ritardi superiori alle tre ore, come previsto dalla legge.
CrowdStrike ha dichiarato oggi che un numero "significativo" di dispositivi è tornato online e che l'azienda è prossima a fornire una soluzione automatica al problema. Anche la sanità e altri servizi pubblici negli Stati Uniti e nel Regno Unito sono stati gravemente colpiti dall'interruzione, con l'NHS che ha avvertito i suoi pazienti che "potrebbero ancora verificarsi ritardi".