Embracer Group intende utilizzare l'intelligenza artificiale nello sviluppo di videogiochi

Questa mossa arriva dopo che l'anno scorso l'azienda ha licenziato 1.500 dipendenti.

Dopo i licenziamenti di massa e le cancellazioni di giochi di qualche mese fa, il Gruppo Embracer si sta concentrando sull'IA nello sviluppo dei giochi. La società madre di THQ Nordic, Gearbox Entertainment e Crystal Dynamics - Eidos Montreal - ha dichiarato nel suo rapporto annuale (via Game Developer) che, nonostante le controversie sull'uso dell'IA nell'industria dei giochi e non solo, sta introducendo una politica sull'IA nel suo modello di produzione dei giochi. L'astensione dall'uso dell'IA porrebbe l'azienda in ritardo rispetto ad altri importanti sviluppatori ed editori di giochi come EA, Sony, Square Enix e Ubisoft.

"L'IA ha la capacità di migliorare in modo massiccio lo sviluppo dei giochi aumentando l'efficienza delle risorse, aggiungendo comportamenti intelligenti e personalizzando e ottimizzando l'esperienza di gioco", afferma Embracer nel rapporto. "Utilizzando l'IA, stiamo creando esperienze più coinvolgenti e immersive che offrono a ogni giocatore un'esperienza unica, dinamica e personalizzata".

Oltre a enumerare i vantaggi dell'utilizzo dell'IA all'interno e all'esterno dello sviluppo dei giochi, Embracer riconosce che l'adozione di questa tecnologia non è priva di rischi. L'azienda sottolinea che l'IA "può produrre risultati non etici, parziali, discriminatori o del tutto falsi se non viene adeguatamente addestrata o istruita, o se viene utilizzata per scopi per i quali non è stata progettata".

I piani di Embracer di utilizzare l'IA arrivano pochi mesi dopo il licenziamento di 1.500 dipendenti e la cancellazione di 80 giochi lo scorso anno, oltre alla chiusura di studi come Volition, noto per Saints Row. Nonostante i timori che l'IA possa sostituire la manodopera umana, Embracer afferma di non avere alcuna intenzione di utilizzarla in questo modo. L'azienda si spinge addirittura a dire che l'IA consentirà ad alcuni sviluppatori di accedere all'industria dei giochi, comprese le persone con disabilità che non possono utilizzare determinati dispositivi come le persone non disabili. Resta da vedere se questa promessa si realizzerà.

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