Sembra che gli emulatori siano ora ammessi nell'App Store di Apple, ma con alcune restrizioni

L'App Store di Apple è stato a lungo definito un "giardino recintato". Le rigide linee guida sono cambiate solo di recente, non da ultimo grazie alle normative dell'UE. Ma anche questo è stato un processo accidentato che ha incontrato molte resistenze da parte di Cupertino.

Fortunatamente, sembra che le cose stiano cambiando in meglio e le ultime linee guida di Apple per la revisione delle app mostrano ora un atteggiamento più rilassato nei confronti dell'offerta di contenuti aggiuntivi all'interno delle app. Questo vale in particolare per gli emulatori di console retro, che secondo le nuove regole possono consentire il download di giochi, noti anche come file ROM.

Questo potrebbe significare il ritorno degli emulatori sull'App Store, che sono stati piuttosto assenti nel recente passato. Le linee guida affermano: "L'utente è responsabile di tutto il software offerto nella propria applicazione, anche per quanto riguarda la garanzia che tale software sia conforme a queste linee guida e a tutte le leggi applicabili". Quindi tutto deve essere legale e impeccabile. Ciò solleva la questione di quale sia la situazione di alcuni vecchi titoli di gioco che sono classificati come "abandonware" e che potrebbero avere ancora rapporti legali poco chiari associati ad essi.

Leggendo le nuove linee guida per la revisione delle app, abbiamo notato che Apple elenca gli "emulatori di giochi" accanto a "mini-app, mini-giochi, giochi in streaming, chatbot e plug-in" e afferma in generale che "le app possono offrire determinati software: "Le app possono offrire determinati software che non sono incorporati nel binario, inclusi, ma non limitati a, mini-app e mini-giochi HTML5, giochi in streaming, chatbot e plug-in". Questa parte HTML5 ci preoccupa un po', soprattutto in combinazione con un'altra linea guida che dice: "La vostra app non può estendere o esporre API della piattaforma nativa al software senza la previa approvazione di Apple". Questo significa che gli emulatori "nativi" che utilizzano cose come l'accelerazione hardware attraverso le API di sistema non sono consentiti? Se è così e se è consentito utilizzare solo tecniche di emulazione di alto livello, non possiamo realisticamente aspettarci l'emulazione di console più assetate di potenza.

Come per tutto ciò che ha a che fare con Apple, soprattutto quando si tratta di allentare le regole e smantellare il giardino recintato, presumiamo che il risultato si baserà su un precedente, che Apple sicuramente stabilirà da sola. Non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *