Lyft testa una nuova misura di sicurezza per controllare i conducenti

Lyft sta testando il proprio programma di verifica dei conducenti, simile a quello introdotto da Uber all'inizio di quest'anno. Questa funzione conferma agli autisti che la persona che sale sul loro veicolo è quella che dice di essere. Il programma verrà inizialmente lanciato ad Atlanta, Chicago, Denver, Detroit, Houston, Jacksonville, Miami, Phoenix e Seattle.

Lyft verificherà i nomi legittimi dei conducenti utilizzando database di terze parti, ma non ha rivelato quali servizi saranno utilizzati. Se un autista non può essere verificato in uno di questi database non specificati, può anche presentare un documento d'identità ufficiale come la patente di guida, il passaporto o la carta d'identità per essere verificato. Una volta completato il processo di verifica, sul profilo del conducente verrà visualizzato un badge di verifica.

Almeno per ora, il processo di verifica non è ancora obbligatorio, anche se Lyft afferma nelle sue FAQ che "i conducenti sono altamente incoraggiati a partecipare". Se il programma funziona come previsto da Lyft, i conducenti potrebbero essere più disposti ad accettare richieste da parte di conducenti verificati (e i conducenti non verificati potrebbero dover affrontare tempi di attesa più lunghi).

Il servizio di Ridesharing presenta rischi significativi per la sicurezza dei conducenti. Tra il 2017 e il 2019, Lyft ha ricevuto più di 4.000 segnalazioni di violenza sessuale (senza distinzione tra autisti e passeggeri). I lavoratori del settore sono anche a rischio di furto d'auto e di altri crimini violenti. La speranza è che programmi di verifica come questo facciano sentire i conducenti più a loro agio nel far entrare un estraneo nel proprio veicolo. Una delle ultime misure di Lyft per migliorare la sicurezza dei conducenti è la funzione Women+ Connect, che è stata introdotta in altre città a febbraio.

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