Meta aveva in programma la costruzione di un centro dati di intelligenza artificiale a energia nucleare negli Stati Uniti e sapeva persino dove sarebbe stato costruito. Tuttavia, secondo il Financial Times, l'azienda ha dovuto abbandonare i suoi piani perché nel sito destinato al progetto è stata scoperta una rara specie di ape.
Secondo quanto riferito, l'amministratore delegato dell'azienda, Mark Zuckerberg, era pronto a firmare un accordo con un gestore di una centrale nucleare esistente per rifornire l'impianto di energia a zero emissioni. Il Times ha riferito che la scorsa settimana, durante una riunione del personale, Zuckerberg ha comunicato ai dipendenti che ciò non era possibile in quanto l'azienda avrebbe dovuto affrontare numerose sfide normative a causa della scoperta delle api.
Zuckerberg avrebbe detto ai suoi dipendenti che Meta avrebbe avuto la prima IA a energia nucleare se l'accordo fosse andato in porto. Questo potrebbe ancora realizzarsi se l'azienda trovasse un modo, ma deve agire in fretta perché anche i suoi principali concorrenti stanno investendo nell'energia nucleare. A settembre, Microsoft ha annunciato l'intenzione di riavviare la centrale nucleare di Three Mile Island per fornire energia ai suoi sforzi di intelligenza artificiale. Nel frattempo, Google ha collaborato con la start-up Kairos Power per costruire sette piccoli reattori nucleari negli Stati Uniti per alimentare i suoi centri dati a partire dal 2030. E poi c'è Amazon, che a metà ottobre ha annunciato tre accordi con diverse aziende per costruire piccoli reattori modulari.
Il Times non ha chiarito se Meta stia cercando una nuova sede, che non abbia api rare nelle vicinanze. Una delle sue fonti ha detto solo che Meta sta ancora esplorando varie opzioni energetiche a zero emissioni, tra cui l'energia nucleare, per alimentare i suoi futuri data center AI.
