La causa intentata da un ricercatore che aveva cercato di sviluppare un'estensione per il browser di Facebook chiamata "Unfollow Everything 2.0" è stata per ora archiviata, come riporta il New York Times. Ethan Zuckerman, del Knight First Amendment Institute della Columbia University, aveva cercato di utilizzare la legge della Sezione 230 per costringere Meta a permettergli di sviluppare uno strumento che ripulisse il newsfeed degli utenti di Facebook.
Premessa: Zuckerman si è ispirato a un progetto del 2021 chiamato "Unfollow Everything", che avrebbe permesso alle persone di utilizzare Facebook senza il newsfeed o di curarlo in modo da visualizzare solo i post di determinate persone. Tuttavia, Facebook ha citato in giudizio il britannico che aveva sviluppato l'estensione e ha bloccato definitivamente il suo account.
Per evitare una sorte simile, Zuckerman ha invocato la Sezione 230 del Communications Decency Act del 1996, che, pur essendo principalmente finalizzato a proteggere le piattaforme tecnologiche dalle attività illegali degli utenti, contiene anche una clausola separata che protegge gli sviluppatori di strumenti di terze parti "che consentono alle persone di bloccare ... contenuti che ritengono discutibili". L'autore ha chiesto al tribunale di riconoscere questa clausola e di permettergli di sviluppare l'estensione del browser "Unfollow Everything 2.0" senza alcuna conseguenza per Meta.
Tuttavia, il tribunale ha accolto la mozione di Meta per respingere la causa, aggiungendo che il ricercatore potrebbe presentarla in una data successiva. "Siamo delusi dal fatto che la corte ritenga che il professor Zuckerman debba programmare lo strumento prima che la corte si pronunci sul caso", ha dichiarato l'avvocato di Zuckerman. "Continuiamo a credere che la Sezione 230 protegga gli strumenti progettati per proteggere gli utenti e attendiamo che la corte prenda in considerazione questo argomento in una data successiva". Un portavoce di Meta ha definito l'azione legale "priva di fondamento".
Meta ha già chiuso i ricercatori in passato e nel 2021 ha disattivato gli account Facebook di un team della New York University che aveva cercato di indagare sul targeting della pubblicità politica. Nel 2022 Meta ha utilizzato 48 milioni di articoli scientifici per addestrare un sistema di intelligenza artificiale chiamato Galactica, che è stato chiuso dopo soli due giorni per aver diffuso disinformazione.