Microsoft si è ritirata dal consiglio di amministrazione di OpenAI, poche settimane dopo che la Commissione europea aveva annunciato di voler rivedere i termini della partnership, come riporta il Financial Times. L'azienda ha informato OpenAI con una lettera che rinuncerà al suo posto "con effetto immediato". Microsoft aveva assunto un ruolo di osservatore senza diritto di voto nel consiglio di amministrazione di OpenAI in seguito alle turbolenze interne che avevano portato al licenziamento (e alla successiva reintegrazione) dell'amministratore delegato di OpenAI Sam Altman.
Secondo quanto riportato in precedenza, anche ad Apple sarebbe stato assegnato un posto di osservatore nel consiglio di amministrazione dopo che l'azienda aveva annunciato di voler integrare ChatGPT nei suoi dispositivi. Il Times riporta che non sarà così. Al contrario, OpenAI adotterà un nuovo approccio e terrà incontri regolari con i partner chiave, tra cui le due principali aziende tecnologiche. Nella lettera, Microsoft avrebbe detto a OpenAI di essere fiduciosa nella direzione intrapresa dall'azienda e che quindi il suo posto nel consiglio di amministrazione non era più necessario.
L'azienda ha anche scritto che il suo posto "ha fornito una visione delle attività del consiglio di amministrazione senza comprometterne l'indipendenza", ma la Commissione europea vuole esaminare più da vicino il rapporto tra le due aziende prima di decidere se è d'accordo. "Siamo grati a Microsoft per la sua fiducia nel consiglio di amministrazione e nella leadership dell'azienda e siamo ansiosi di continuare la nostra partnership di successo", ha dichiarato al Times un portavoce di OpenAI.
Microsoft ha inizialmente investito 1 miliardo di dollari in OpenAI nel 2019. Da allora, l'azienda ha versato altro denaro nella società di IA fino a raggiungere 13 miliardi di dollari di investimenti. La Commissione europea ha iniziato a indagare sulla partnership l'anno scorso per determinare se violasse le norme UE sul controllo delle fusioni, ma alla fine ha concluso che Microsoft non ha acquisito il controllo di OpenAI. Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza, ha annunciato a giugno che le autorità europee hanno chiesto a Microsoft ulteriori informazioni sull'accordo per capire se alcune clausole di esclusività possano avere un impatto negativo sui concorrenti.
La Commissione sta indagando sull'accordo tra Microsoft e OpenAI nell'ambito di una più ampia indagine antitrust. Ha inoltre inviato richieste di informazioni ad altre importanti aziende del settore che stanno lavorando sulle tecnologie di intelligenza artificiale, tra cui Meta, Google e TikTok. La Commissione vuole garantire che i consumatori abbiano una scelta equa e vuole indagare sulle acquisizioni per "garantire che queste pratiche non sfuggano alle norme sul controllo delle fusioni se effettivamente portano a una fusione".