Sam Altman ha comunicato ai dipendenti di OpenAI, durante la loro riunione settimanale, che l'anno prossimo l'azienda cambierà la sua complicata struttura no-profit, come riporta Fortune. L'amministratore delegato ha dichiarato che OpenAI non sarà più controllata da un'organizzazione no-profit, ma diventerà una più tradizionale organizzazione a scopo di lucro. Ha lasciato in sospeso il modo in cui l'azienda raggiungerà questo obiettivo e l'aspetto esatto della struttura aziendale di OpenAI. Un portavoce ha dichiarato a Fortune che l'azienda continuerà a concentrarsi sullo "sviluppo dell'IA a beneficio di tutti" e che l'organizzazione no-profit "è e continuerà a essere al centro della missione".
OpenAI è stata fondata nel 2015 come organizzazione no-profit basata sulle donazioni. In una pagina che spiega la struttura dell'organizzazione si legge che nel corso degli anni sono stati raccolti solo 130,5 milioni di dollari in donazioni, chiarendo che "le donazioni da sole non possono tenere il passo con il costo della potenza di calcolo e dei talenti necessari per far progredire la [sua] ricerca fondamentale". L'organizzazione, allora puramente no-profit, ha creato una filiale a scopo di lucro per risolvere il problema. Come spiega Fortune, l'organizzazione no-profit di OpenAI controlla attualmente il suo ramo for-profit, che a sua volta controlla una holding che riceve investimenti da aziende come Microsoft.
In questa struttura, i profitti che possono essere distribuiti agli investitori, tra cui Microsoft, sono limitati. Tutto ciò che OpenAI guadagna in più viene convogliato nel settore non profit. E le entrate dell'azienda stanno esplodendo, secondo un rapporto di giugno di The Information. OpenAI avrebbe raddoppiato le sue entrate annuali nella prima metà dell'anno grazie alla versione in abbonamento di ChatGPT.
La complessa struttura dell'azienda ha permesso al consiglio di amministrazione no-profit di OpenAI di costringere Altman a lasciare l'incarico nel 2023, affermando di "non avere più fiducia nella sua capacità di continuare a guidare OpenAI". Cinque giorni dopo, tuttavia, il consiglio è stato sciolto e sostituito, mentre Altman è stato reintegrato come amministratore delegato.