L'autorità statunitense per la tutela dei consumatori nel settore dei servizi finanziari ora regolamenta anche Apple Pay, Venmo e altri.

Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) degli Stati Uniti non si limita più a regolamentare le banche, ma ora controlla anche Apple e altre aziende che offrono portafogli digitali e app di pagamento. L'agenzia si concentrerà sulle aziende che elaborano più di 50 milioni di transazioni all'anno e si assicurerà di "avere l'autorità di condurre esami proattivi per garantire che le aziende in queste e altre aree siano conformi alla legge", ha dichiarato l'agenzia in un comunicato. "La supervisione è anche uno strumento importante per la CFPB per valutare i rischi che possono sorgere rapidamente in questo mercato, tra cui fallimenti e altri problemi che potrebbero far perdere l'accesso al proprio denaro a milioni di consumatori".

La CFPB monitorerà Apple Pay, Google Pay, Venmo e altri in materia di privacy e sorveglianza, debanking (perdita dell'accesso alla propria app senza preavviso), errori e frodi. Tra le altre cose, ciò potrebbe fornire maggiori opportunità di rinunciare alla raccolta dei dati e impedire che i clienti dichiarino in modo errato le loro pratiche in materia di privacy. "I pagamenti digitali si sono trasformati da una novità a una necessità e la nostra vigilanza deve riflettere questa realtà. Le linee guida aiuteranno a proteggere la privacy dei consumatori, a prevenire le frodi e a evitare la chiusura illegale dei conti", ha dichiarato il direttore della CFPB Rohit Chopra. In ottobre, la CFPB ha multato Apple e Goldman Sachs per 89 milioni di dollari per aver ingannato i clienti e non aver completato le controverse transazioni della Apple Card.

La CFPB aveva originariamente proposto questa regola nel novembre 2023, ma le linee guida finali sono cambiate. Ad esempio, inizialmente alle aziende era richiesto di elaborare solo cinque milioni di transazioni anziché 50 milioni. Inoltre, il numero è stato ridotto al conteggio dei dollari USA invece di considerare un volume maggiore. La vigilanza entra in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione nel Registro federale.

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