La Russia arresta l'hacker di ransomware Wazawaka

Uno degli hacker più famosi al mondo potrebbe essere stato finalmente arrestato. Bleeping Computer riporta che l'attaccante di ransomware Mikhail Pavlovich Matveev, noto anche come Wazawaka, Uhodiransomwar, m1x e Boriselcin, è stato arrestato.

I procuratori non hanno confermato se Matveev sia in custodia, ma secondo quanto riportato, Matveev potrebbe essere l'hacker che si trova sotto custodia russa.

L'agenzia di stampa statale russa РИА Новости (tradotta su BlueSky da Oleg Shakirov del Center for Strategic Research) ha riferito che il Ministero degli Interni di Kaliningrad e l'ufficio del procuratore russo hanno deferito al tribunale il caso "di un programmatore accusato di aver creato un programma dannoso". Una fonte anonima che ha familiarità con il caso conferma che Matveyev è il programmatore.

Matveev è ricercato anche negli Stati Uniti per il presunto tentativo di attacco alle forze dell'ordine e alle organizzazioni sanitarie statunitensi nel 2020. Il Dipartimento di Stato americano ha offerto una ricompensa di 10 milioni di dollari per informazioni che portino al suo arresto nel maggio di quest'anno, quando il Dipartimento di Giustizia ha presentato le accuse contro di lui. Finché sarà sotto la custodia della Russia, gli Stati Uniti potrebbero non avere alcuna possibilità di perseguirlo.

Matveev, di nazionalità russa, ha legami con gruppi di hacking ransomware come Hive, LockBit e Babuk. È stato coinvolto in una serie di attacchi, tra cui un blocco dei sistemi del Dipartimento di Polizia Metropolitana di Washington D.C. nell'aprile del 2021. Più di un anno dopo, sarebbe stato coinvolto in un attacco ransomware di Hive contro una ONG sanitaria del New Jersey.

Gli attacchi di LockBit sono particolarmente distruttivi e mostruosi. Alla fine del 2022, il gruppo ha infettato i sistemi informatici di 1.400 vittime, tra cui un hotel Holiday Inn in Turchia. Anche l'Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro ha imposto sanzioni a Matveev per il suo ruolo in diversi attacchi ransomware a servizi e infrastrutture critiche statunitensi. Il Dipartimento di Giustizia ritiene che Matveev abbia estorto alle sue vittime riscatti per un totale di oltre 75 milioni di dollari.

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