Ad aprile la Federal Communications Commission (FCC) ha votato a favore del ripristino delle tutele della neutralità della rete, ma il processo non sta andando così liscio come i sostenitori avrebbero voluto. Come riportano Reuters e Fast Company, la Corte d'Appello del Sesto Circuito degli Stati Uniti ha temporaneamente bloccato l'entrata in vigore delle regole perché è probabile che la causa intentata dai fornitori di banda larga contro il ripristino abbia successo. Un gruppo di fornitori di servizi via cavo, di telecomunicazioni e wireless aveva citato in giudizio la FCC poco dopo che i tre commissari democratici avevano votato a favore del ripristino delle protezioni della neutralità della rete.
Secondo le regole della neutralità della rete, i servizi a banda larga sono considerati una risorsa di comunicazione essenziale. Ciò conferisce alla FCC il potere di regolamentare Internet a banda larga e di proibire ai fornitori di offrire priorità a pagamento, che alcuni fornitori di Internet hanno utilizzato per addebitare costi aggiuntivi a società affamate di banda come Netflix. Inoltre, vieta ai provider di Internet di bloccare o rallentare il traffico verso determinati siti web.
Gli oppositori della neutralità della rete sostengono da tempo che queste regole spaventerebbero gli investitori. Il gruppo di fornitori che ha intentato la recente causa contro la FCC ha dichiarato che il ripristino delle regole li costringerebbe a "rinunciare a nuovi servizi di valore, a sostenere costi di conformità proibitivi e a pagare di più per ottenere capitali". Nella sua decisione, il tribunale ha ritenuto che la commissione non avesse soddisfatto l'elevato livello di imposizione di tali regole e che la neutralità della rete fosse probabilmente una questione importante che richiedeva una chiara autorizzazione da parte del Congresso.
La Commissione ha originariamente approvato le norme sulla neutralità della rete nel 2015, sebbene fossero in cantiere da anni. Tuttavia, sotto l'amministrazione Trump, la FCC aveva votato per ritirare le regole e riclassificare i servizi Internet a banda larga sotto il Titolo I, il che significa che l'agenzia avrebbe avuto meno controllo sul settore. Le regole sarebbero dovute entrare in vigore il 22 luglio, dopo che la FCC aveva votato per il loro ripristino, ma un tribunale ne ha impedito l'entrata in vigore fino al 5 agosto. Ora i sostenitori della neutralità della rete dovranno aspettare ancora. La corte d'appello ha fissato un'udienza sulla questione per fine ottobre o inizio novembre, prima o durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2024.