Il governo britannico vuole convocare Elon Musk nell'ambito di un'indagine sui social media

Il governo britannico ha intenzione di organizzare un'inchiesta parlamentare sul ruolo dei social media nei disordini estivi, in particolare in relazione all'uso dell'IA generativa, come riporta The Guardian. Nell'ambito di questa inchiesta, i parlamentari vogliono interrogare Elon Musk e i dirigenti di Meta e TikTok. L'inchiesta sarà condotta dalla Commissione per la scienza e la tecnologia della Camera dei Comuni.

"Musk ha opinioni molto forti su diversi aspetti", ha dichiarato Chi Onwurah, presidente del comitato del Partito Laburista. "Vorrei interrogarlo su come concilia la sua promozione della libertà di parola con la diffusione della pura disinformazione. [La commissione] chiarirà i legami tra gli algoritmi dei social media, l'intelligenza artificiale generativa e la diffusione di contenuti dannosi o falsi".

Il governo sta indagando su come immagini false create dall'intelligenza artificiale generativa, spesso contenenti contenuti islamofobici, siano state ampiamente condivise su Facebook e X. Tali post potrebbero aver alimentato i disordini di agosto in seguito all'omicidio di tre studentesse. I parlamentari stanno anche indagando sulla misura in cui i modelli di business delle grandi aziende tecnologiche alimentano la diffusione di contenuti fuorvianti o dannosi.

Musk, che potenzialmente potrebbe avere un ruolo importante nel governo sotto un futuro presidente americano Trump, ha criticato il governo britannico ed è improbabile che partecipi alla consultazione. Durante i disordini di agosto ha detto: "La guerra civile è inevitabile" e lunedì ha dichiarato: "La Gran Bretagna sta diventando Stalin".

A dicembre, l'autorità di regolamentazione britannica Ofcom pubblicherà nuove regole nell'ambito dell'Online Safety Act. Si prevede che queste nuove norme obbligheranno le piattaforme sociali a impedire la distribuzione di materiale illegale come il CSAM e a monitorare le attività che potrebbero alimentare la violenza. Piattaforme come X e Facebook saranno quindi obbligate a rimuovere i contenuti illegali.

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