Il divieto senza precedenti imposto dallo Stato del Montana all'app cinese di video brevi TikTok sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2024, ma, come riporta Reuters, il giudice distrettuale statunitense Donald Molloy ha emesso un ordine restrittivo temporaneo appena un mese prima per impedire il divieto. Ciò significa che ByteDance e gli app store potranno continuare a offrire TikTok agli utenti dello Stato del Montana senza dover pagare una multa di 10.000 dollari al giorno una volta entrato in vigore il divieto.
Il giudice ha affermato che il divieto "eccede l'autorità dello Stato e viola i diritti costituzionali degli utenti", facendo eco alla sfida legale presentata da cinque creatori di TikTok all'indomani della firma della legge, a maggio, e a un'altra causa intentata dal proprietario della piattaforma, ByteDance, nello stesso mese. Ci si è anche chiesti se Google e Apple avrebbero potuto applicare efficacemente un simile divieto a livello nazionale nei loro app store.
La relativa proposta di legge era originariamente basata sulle accuse che questa app cinese avrebbe trasmesso i dati personali degli utenti statunitensi al governo cinese, cosa che ByteDance aveva a lungo negato sin dalla presidenza di Donald Trump. "I dati degli utenti americani di TikTok sono conservati negli Stati Uniti, con rigorosi controlli di accesso per i dipendenti", ha affermato l'azienda già nell'agosto 2020 - e di nuovo in una nuova iniziativa di "trasparenza" all'inizio di quest'anno, facendo riferimento al "Progetto Texas" per proteggere i dati degli utenti americani con l'aiuto di Oracle.
Finora nessun altro Stato americano ha approvato una legge che vieti TikTok. L'esito del caso in Montana potrebbe essere decisivo per il destino dell'app cinese nel resto del Paese.