Forse la notizia meno sorprendente delle ultime sei settimane è che il Presidente eletto Donald Trump starebbe pensando di invertire le politiche del Presidente Biden sui veicoli elettrici e sulle emissioni. La Reuters riporta che il team di transizione del presidente entrante ha raccomandato di porre fine al sostegno per i veicoli elettrici e le stazioni di ricarica e di intensificare le misure per bloccare le auto, i componenti e i materiali delle batterie provenienti dalla Cina.
Gli altri piani del team di transizione includono nuove tariffe su tutti i materiali per batterie a livello mondiale, l'aumento della produzione statunitense di materiali per batterie e la negoziazione di esenzioni con gli alleati. Si vocifera anche che si intenda dirottare i fondi destinati alla costruzione di stazioni di ricarica e a rendere più accessibili i veicoli elettrici per rifornirsi di batterie e dei minerali necessari da Paesi diversi dalla Cina. Si dice anche che vogliano eliminare il credito d'imposta di 7.500 dollari previsto dall'amministrazione Biden per l'acquisto di veicoli elettrici da parte dei consumatori.
I piani consentirebbero alle case automobilistiche di produrre più veicoli a gas, riportando gli standard sulle emissioni e sul risparmio di carburante ai livelli del 2019. Secondo la Reuters, ciò comporterebbe un aumento delle emissioni per chilometro del 25% circa rispetto ai limiti attuali. Inoltre, si ridurrebbe il consumo medio di carburante delle auto di circa il 15%.
I ricercatori sul clima hanno sottolineato l'importanza di passare dalle auto a benzina ai veicoli elettrici per ridurre le emissioni di CO2 e scongiurare gli scenari più devastanti per il pianeta. I gas serra, compresi quelli provenienti dalle emissioni dei veicoli, si accumulano nell'atmosfera e riscaldano il clima. Questo porta a una cascata di effetti nell'atmosfera, sulla terraferma e negli oceani, alcuni dei quali sono già visibili.
Per quanto riguarda le tariffe, gli economisti hanno detto che i piani di Trump probabilmente scatenerebbero molteplici guerre commerciali, in quanto i Paesi risponderebbero con tariffe sulle merci americane, interrompendo le catene di approvvigionamento e mandando in frantumi il fulcro delle alleanze americane del dopoguerra. "Se ci avviamo sulla strada di una guerra dei dazi, ci avviamo su un sentiero molto oscuro per l'economia", ha dichiarato in ottobre Mark Zandi, capo economista di Moody's Analytics, al New York Times.
L'amministrazione Biden ha sostenuto la legislazione sul clima, come l'Inflation Reduction Act, che prevede 369 miliardi di dollari per iniziative verdi, e le norme dell'EPA che obbligano le case automobilistiche ad aumentare le vendite di auto elettriche.
Nel frattempo, Trump ha definito il cambiamento climatico una "bufala". A maggio avrebbe detto a un gruppo di dirigenti del settore petrolifero che avrebbe abrogato immediatamente decine di regolamenti ambientali di Biden, impedendo allo stesso tempo l'adozione di nuovi regolamenti. In cambio di questa deregolamentazione, avrebbero raccolto un miliardo di dollari per la sua campagna elettorale. (Grazie, Citizens United!) Le notizie sui piani del suo team di transizione sono comunque uno schiaffo a chiunque si preoccupi di mantenere il pianeta in uno stato abitabile per le generazioni future (e di rallentare gli impatti che stiamo già vedendo).