Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e i procuratori generali di otto Stati hanno presentato venerdì un'azione legale antitrust contro la società di software per affitti RealPage, accusata di utilizzare algoritmi per far salire i prezzi degli affitti a livello nazionale. L'azione legale sostiene che il software YieldStar di RealPage raccoglie informazioni sensibili dai proprietari e dalle agenzie di affitto e le inserisce in algoritmi che raccomandano prezzi e pratiche che limitano la concorrenza e costringono gli inquilini a pagare di più.
"Gli americani non dovrebbero pagare un affitto più alto solo perché un'azienda ha trovato un nuovo modo di combinare i proprietari di casa per infrangere la legge", ha scritto il procuratore generale Merrick Garland in un comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia.
Si dice che il software di RealPage gestisca più di 24 milioni di appartamenti in affitto in tutto il mondo. La causa del DOJ accusa l'azienda texana di stipulare contratti con proprietari concorrenti che accettano di condividere "informazioni non pubbliche e sensibili dal punto di vista della concorrenza" sui prezzi e sulle altre condizioni di affitto. RealPage addestra quindi gli algoritmi di YieldStar a creare prezzi e altre raccomandazioni concorrenziali "sulla base delle informazioni concorrenziali proprie e dei concorrenti", secondo il DOJ.
All'azione legale del DOJ si sono uniti i procuratori generali di North Carolina, California, Colorado, Connecticut, Minnesota, Oregon, Tennessee e Washington. La causa è stata depositata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il Medio Distretto della Carolina del Nord e accusa l'azienda di aver violato le sezioni 1 e 2 dello Sherman Act. Tale legge, che risale al 1890, è alla base dei procedimenti antitrust statunitensi.
Inoltre, la causa accusa RealPage di monopolizzare il mercato degli affitti in un ciclo di feedback che "rafforza la presa di RealPage sul mercato" e rende "più difficile per le imprese oneste competere sul mercato".
L'azione legale del Dipartimento di Giustizia si basa su documenti interni dell'azienda e su dichiarazioni giurate, oltre che su testimonianze di proprietari che avrebbero usato il software per far aumentare i prezzi per i loro inquilini. RealPage avrebbe ammesso che il suo software era stato progettato per massimizzare i prezzi degli affitti e che il suo prodotto era caratterizzato dal cogliere "ogni possibile opportunità di aumentare i prezzi", evitando "la corsa al ribasso nei mercati in declino" e "una marea crescente solleva tutte le barche".
Inoltre, il DOJ cita un dirigente di RealPage che afferma che il software aiuta gli operatori di charter a evitare la concorrenza. Il dirigente avrebbe detto: "È più vantaggioso che tutti abbiano successo piuttosto che cercare di competere l'uno con l'altro in modo da mantenere l'intero settore in ribasso". (Forse il dirigente non vede i noleggiatori come parte di un "bene superiore").
Il DOJ cita anche un dirigente di RealPage che ha detto a un proprietario che i dati dei concorrenti potrebbero aiutare a identificare situazioni in cui "potrebbero avere un aumento di 50 dollari invece di un aumento di 10 dollari per la giornata". La denuncia cita anche il commento di un proprietario secondo cui YieldStar aiuta il lato dell'offerta a controllare il mercato. "Mi è sempre piaciuto questo prodotto perché il vostro algoritmo utilizza dati proprietari di altri abbonati per suggerire tariffe e condizioni di affitto. Questo è il classico pricing".